L'idea nasce dalla ricerca di un momento di spettacolo che andasse oltre al puro momento musicale , affrontando così effettivamente quello che la musica rappresenta ossia l'esatta rifrazione di un momento storico nazionale ed internazionale. Mogol e Battisti, con la loro indiscussa popolarità hanno saputo affrontare temi delicati che prima del 1969 venivano addirittura censurati, questo decennio ha segnato un punto di rottura e la produzione artistica Mogol-Battisti ne è la cartina tornasole.
Struttura
Lo spettacolo si svolge in un atto unico di circa 120 minuti. Viene ripercorsa la produzione artistica dalla coppia Mogol-Battisti nell'arco del decennio che va dal 1969 al 1979. I brani scelti vengono eseguiti nell'esatto ordine storico-cronologico in cui sono stati concepiti, anno dopo anno. Fra le esecuzioni dei vari brani vengono portate alla luce curiosità relative alla vita dell'autore, al suo modo di essere e vengono dati brevi flash storici per contestualizzare meglio testi e sonorità. Solamente due sono i brani che esulano da questa classificazione temporale: il brano d'apertura (mi ritorni in mente, datato 1969, ma non è il suo primo successo) ed il brano di chiusura (il mio canto libero 1972).
Obiettivi
L'obiettivo dello spettacolo è riproporre i brani più celebri del grande Lucio Battisti poiché crediamo fermamente che questi brani siano strettamente legati ai ricordi e ai sentimenti degli italiani, indipendentemente dalla loro eta' anagrafica. Però questo vuole essere anche un pretesto per capire quanto la musica sia lo specchio del momento storico in cui si vive e quanto a sua volta può essere capace di veicolare i sentimenti e le idee di chi si trova a vivere quel “tempo”.